Psicoterapia Centrata sul Cliente

G. Klimt, Fregio per il Palazzo Stoclet - L'albero della vita 1905-1909

G. Klimt, Fregio per il Palazzo Stoclet – L’albero della vita 1905-1909

«Per Psicoterapia si intende un trattamento tramite il rapporto interpersonale, quindi con mezzi cosiddetti “psicologici”. Per non cadere in una posizione dualista riguardo al rapporto corpo-mente, va detto che ogni modificazione psicologica si accompagna sempre ad una modificazione biologica (e questo in taluni casi è stato dimostrato anche da ricerche empiriche), per cui a rigore non avrebbe senso separare nettamente i trattamenti psicologici da quelli biologici o fisici. Possono differire però i metodi con cui si intende operare un cambiamento, e per Psicoterapia appunto si intende l’utilizzo di metodiche non direttamente biologiche come ad esempio i farmaci, il cui utilizzo rientra nella psichiatria».
Dr. Paolo Migone –
http://www.psychomedia.it/pm/modther/probpsiter/ruoloter/rt-rubri.htm
Carl Rogers

Carl Rogers

“…tutto quello che sono è sufficiente se solo riesco a esserlo…”
(Carl Rogers, Potere Personale)

LA PSICOTERAPIA CENTRATA SUL CLIENTE DI CARL ROGERS è un tipo di Psicoterapia che presenta una grande diffusione a livello internazionale. L’Approccio Centrato sulla Persona, al quale appartiene questo tipo di Psicoterapia, risulta essere quello che influenza maggiormente gli Psicoterapeuti ed i Counselor nordamericani. A questo proposito uno studio che coinvolse 800 tra Psicologi e Counsellor, realizzato negli Stati Uniti d’America, dimostrò che gli Psicoterapeuti considerati maggiormente influenti furono in primo luogo Carl Rogers, in secondo luogo, Albert Ellis ed infine Sigmund Freud (Huber y Baruth, 1991). Questo approccio rientra nella cornice più ampia della Psicologia Umanistica, conosciuta anche con l’appellativo di “Terza Forza”. In questo quadro di riferimento teorico, l’elemento fondamentale della Psicoterapia è la persona, studiata nella sua interezza, oltreché l’esperienza e la comprensione, come oggetto e strumento di indagine, che relega in un ruolo secondario sia le interpretazioni, sia il comportamento manifesto. Le Psicoterapie Umanistiche si pongono in contrapposizione rispetto ad una visione dell’essere umano meccanicista e determinista, e ritengono necessario promuovere l’autorealizzazione, la creatività e la capacità di scegliere, valorizzando la dignità della persona e lo sviluppo del suo potenziale latente. Fondamenti comuni delle Psicoterapie ad orientamento umanistico sono: l’adozione di un punto di vista fenomenologico (modo personale con cui si percepiscono e categorizzano gli eventi della propria vita) alla comprensione delle persone e l’assunto di una tendenza innata all’autorealizzazione, all’autonomia ed al sano sviluppo, obiettivi che si raggiungono incrementando la consapevolezza e l’espressione delle proprie emozioni, motivazioni e bisogni.
L’azione terapeutica si concentra maggiormente sulla situazione attuale piuttosto che sul passato della persona, inoltre viene dato particolare rilievo alla relazione terapeutica come esperienza di crescita.
Le Terapie Umanistiche più note e diffuse sono: la Terapia Centrata sul Cliente di Carl Rogers, la Terapia della Gestalt di Fritz Perls e la Terapia Esistenziale basata sulle idee della filosofia esistenzialista europea e di alcuni Psichiatri di orientamento fenomenologico. Il compito dello Psicoterapeuta di formazione rogersiana consiste nell’aiutare la persona, attraverso il proceso terapeutico, ad incontrare liberamente la forma di pensare, sentire ed attuare più adeguata e sana per sé stessa.
Lo Psicoterapeuta Centrato sul Cliente cerca di comprendere le idee, le emozioni e le fragilità del Cliente senza tentare di negarle, giudicarle o correggerle. Accetta e dà valore all’individuo, offrendogli incondizionatamente e senza giudizio, sicurezza e stabilità all’interno della relazione terapeutica, affinché il cliente possa “correre il rischio” di esplorare nuovi sentimenti e comportamenti. Il Terapeuta è tenuto a rispettare la persona così come è, senza imporgli alcun criterio di come deve o dovrebbe essere. Rogers ritiene che i Terapeuti debbano evitare di imporre obiettivi, ma limitarsi a creare le condizioni per cui il Cliente possa prendere contatto con sé stesso e valutare da solo quale stile di vita sia per lui il migliore. Secondo Rogers, infatti, le persone devono assumersi la responsabilità della propria vita ed il Terapeuta deve astenersi dal dare consigli per non ostacolare il processo autonomo di crescita. Il Terapeuta, con la propria professionalità e umanità, accompagna il Cliente per il cammino che quest’ultimo decide, o ha deciso, di intraprendere, partecipa come elemento presente e attivo, facilitando in ogni momento la percezione delle proprie risorse personali e la comprensione delle direzioni seguite durante il cammino così come il Cliente le vive e le esperisce, promuovendo il cambiamento attraverso l’ampliamento della consapevolezza ed attraverso le esperienze emozionali correttive che si realizzano all’interno della relazione psicoterapeutica.

“Nella persona vi è una forza che ha una direzione fondamentalmente positiva, più l’individuo è accettato e capito profondamente più si muove in una direzione positiva” (Carl Rogers)

Piccolo documentario sulla vita di Carl R. Rogers http://www.ovo.com/carl-rogers