“Oltre le cure tradizionali…l’arte come terapia”
di Rosselli M., Bellotti L., Milloni D., Perfetto R., Senzi G.Abstract:
Questo studio si propone di valutare la percezione e il vissuto dell’ambiente ospedaliero da parte del paziente oncologico prima e dopo l’esposizione a tavole fotografiche a contenuto naturalistico piuttosto che astratto nel luogo di cura. Si ipotizza che tale modificazione dell’ambiente possa esercitare una funzione positiva sul paziente. La ricerca coinvolge 5 centri ospedalieri distribuiti sul territorio nazionale italiano (Mestre, Ancona, Perugia, Terni, Messina) e considera 600 soggetti. Poiché in letteratura non sembra essere presente uno strumento finalizzato alla rilevazione della percezione e del vissuto dell’ambiente ospedaliero,si è reso necessario costruire tale strumento. Il Test di Percezione dell’Ambiente Ospedaliero (Bellotti L., Rosselli M., 2005) è costituito da un questionario e da 17 tavole fotografiche. Per il proseguimento della ricerca la batteria comprenderà, oltre al test sopra menzionato, i seguenti reattivi: SF-36 (Short Form 36 Health Survey Questionnaire – J.E. Ware e C.D. Sherbourne, 1992), TCI-R (Temperament and Character Inventory-R – C.R. Cloninger, 1999), HADS (Hospital Anxiety and Depression Scale – Zigmond e Snaith, 1983). La prima fase di sperimentazione, condotta presso il centro di Careggi, si è conclusa con la costruzione e l’analisi psicometrica del Test di Percezione dell’Ambiente Ospedaliero. Per analizzarne i requisiti di validità e attendibilità il questionario in versione pilota è stato somministrato a 120 pazienti dell’Ospedale di Careggi a Firenze (60 oncologici e 60 pazienti di Medicina Interna come gruppo di controllo). Questa fase esplorativa sembra confermare l’ipotesi iniziale. Infatti per il paziente oncologico l’immagine astratta sembra essere disturbante in quanto può suscitare reazioni proiettive. Di contro il campione di controllo accorda la sua preferenza a entrambi i contenuti delle tavole.